Nei dintorni

La Val d’Orcia
La valle è un importante parco, naturale, artistico e culturale, e dal 2 luglio 2004 è stato riconosciuto Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, per lo stato di conservazione eccellente del panorama, così come prodotto da un’intelligente opera di antropizzazione, il quale ha avuto una notevole influenza su molti artisti del Rinascimento. La commissione ha così giustificato l’inserimento nella lista:
« Criterio (iv): la Val d’Orcia è un eccezionale esempio di come il paesaggio naturale sia stato ridisegnato nel periodo Rinascimentale per rispecchiare gli ideali di buon governo e per creare un’immagine esteticamente gradevole; Criterio (vi): il paesaggio della Val d’Orcia è stato celebrato dai pittori della Scuola Senese, fiorita durante il Rinascimento. Le immagini della Val d’Orcia ed in particolar modo le riproduzioni dei suoi paesaggi, in cui si raffigura la gente vivere in armonia con la natura, sono diventate icone del Rinascimento ed hanno profondamente influenzato il modo di pensare il paesaggio negli anni futuri. » 
Alla protezione dell’UNESCO si somma la protezione italiana come area naturale protetta di interesse locale (ANPIL) “Val d’Orcia” dal 1999, su una superficie di 18.500 ettari.

Abbazia di Sant’Antimo

A pochi km a piedi dall’agriturismo, con una bellissima passeggiata attraversando il guado del fiume Orcia, lungo uno sterrato circondato dai vigneti di Brunello di Montalcino e con panorami mozzafiato sulla Val d’Orcia, si arriva nella valle delll’Abbazia di Sant’Antimo. Il nucleo primitivo dell’abbazia di Sant’Antimo risale al culto delle reliquie di Sant’Antimo di Arezzo, alla cui morte, nel 352, sul luogo del suo martirio venne edificato un piccolo oratorio.

Nel 770 i Longobardi incaricarono l’abate pistoiese Tao di iniziare la costruzione di un monastero benedettino e gli affidarono anche la gestione dei beni demaniali del territorio. Le abbazie erano utilizzate come sosta dai pellegrini diretti a Roma, dai mercanti, dai soldati e dai messi dei re. L’abside della Cappella Carolingia, attualmente sagrestia della chiesa.
Carlo Magno, di ritorno da Roma nell’781, ripercorrendo la grande via creata dai Longobardi, chiamata in seguito “Francigena” perché “strada originata dai Franchi”, giunse a Sant’Antimo e pose il suo sigillo sulla fondazione del monastero.
Nel 1118 inizia la costruzione della nuova chiesa, sotto la guida dell’abate Guidone.
Il 4 agosto 1439, l’abate Paolo è incarcerato per le sue scelleratezze.
Nel 1870 l’abbazia di Sant’Antimo era abitata da un mezzadro, che alloggiava nell’appartamento vescovile, utilizzava la cripta carolingia come cantina, la chiesa come rimessa agricola e il chiostro per gli animali.
Alla fine degli anni ’70 dopo 530 anni ritornano i monaci.

Terme di Bagno Vignoni

A circa 4 ore a piedi dall’agriturismo, percorrendo un vecchio sentiero che fiancheggia il fiume Orcia e attraversa la Riserva di Montelaccio e Scarceta con un’antica faggeta, si arriva al vecchio borgo di Bagni Vignoni, utilizzato fin dall’epoca romana a scopi termali. Al centro del borgo si presenta la “Piazza delle sorgenti”, una vasca rettangolare, di origine cinquecentesca, che contiene una sorgente di acqua termale calda e fumante che esce dalla falda sotterranea di origini vulcaniche. Le acque che fuoriescono dalla vasca termale si dirigono verso la ripida scarpata del Parco naturale dei Mulini. Qui, immersi nella macchia mediterranea, si trovano quattro mulini medievali scavati nella roccia che furono molto importanti per l’economia locale in quanto la perenne sorgente termale garantiva il loro funzionamento anche in estate, quando gli altri mulini della zona erano fermi a causa dei fiumi in secca.

Gole dell’Orcia

A mezz’ora a piedi dall’agriturismo, sempre sul sentiero per Bagni Vignoni che fiancheggia il fiume Orcia, all’altezza di Scarceta si volta a sinistra e proseguendo ancora poche centinaia di metri attraverso la Riserva Naturale della Faggeta di Scarceta, si apre un profondo canyon, le Gole dell’Orcia. Si racconta che gli Etruschi volessero costruire una diga per creare un lago a servizio della zona, progetto poi ripreso da Papa Pio II che voleva creare una riserva d’acqua per la sua città ideale, Pienza. Il panorama è mozzafiato.

Nelle vicinanze

Nelle vicinanze le suggestive Terme di San Filippolocalità termale (acque sulfuree) piccola ma suggestiva per la presenza di depositi calcarei, che formano bianche concrezioni di carbonato di calcio, e di cascatelle. Poi il borgo medievale di San Quirico d’Oricacon la Colleggiata e Palazzo Chigi del Sangallo. Poi la città ideale di Pio II, Pienza, architettata dal Rossellino. Le piste da sci e i boschi di castagni del Monte Amiatail nostro vigneto Orcia Doc e i vicini vigneti di Brunello di Montalcino e la bellezza unica di tutta la Val d’Orcia.